Il Viaggio

05.03.2018

Cos'è un viaggio? Per meglio dire...un viaggio è solo uno spostamento fisico da un punto "A" ad un punto "B" oppure si può viaggiare anche stando fermi? Quanti tipi di viaggi possono esistere? Quanti luoghi inesplorati possiamo ancora visitare?

Starete sicuramente pensando che oggi, grazie alle nuove tecnologie possiamo visitare e sapere tutto di ogni luogo, di ogni posto presente sulla faccia della terra. Oggi siamo tutti onniscienti, siamo poliglotti, economi, medici, architetti, psicologi e chi più ne ha più ne metta.. siamo veloci, siamo molto veloci.. la nostra tecnologia è talmente potente che non conosciamo più nessun limite. La premessa appena esposta non è una critica ma una piccola riflessione alla tendenza degli ultimi tempi ad apparire più che ad essere.

Il viaggio di cui mi accingerò a scrivere in questo breve scritto è un viaggio esclusivo, riservato e non ha confini; le logiche della fisica cadono inesorabilmente aprendo le porte all'essenzialità della vita ovvero a noi stessi. Il viaggio di cui parlo è un viaggio introspettivo, all'interno di me, solo io posso godermelo a pieno, solo io sono il passeggero in prima classe e solo io decido se e con chi condividere i luoghi e i sentieri più belli da tempo celati e finalmente ritrovati. Quest ultimo concetto fa dedurre che una costante esplorazione interiore conduce a mete mai scoperte prima, a conquiste acclamate da tanti ma comprese da pochi.....se le mete si trovano dentro di noi allora questo viaggio dove ci condurrà mai? Semplice, ci condurrà alla scoperta di noi stessi. Recentemente mi sono imbattuto in un cammino, non una semplice camminata ma un vero e proprio percorso di circa quattrocento chilometri a piedi, il camino de Santiago de Compostela è il suo nome; lungo questo cammino tra monti, città e praterie su un muro vi era una scritta che indelebilmente è rimasta impressa dentro me e recitava "el camino real se tu misma, ideal solo es interno"- Trad. "La vera strada è te stesso, l'ideale è solo interno". Oggi, dopo che è passato quasi un anno da quel cammino, ciò che mi ricordo non sono le città, non sono i chilometri macinati né tanto meno i boschi ma ricordo il senso di umanità che sovrastava ogni metallo, ogni pregiudizio, ogni religione, il senso di umanità regnava nell'universalità del creato e accompagnava ogni "peregrino" all'interno di se stesso con la dolcezza di una donna appena diventata mamma e faceva sentire tutti noi protetti a qualsiasi ora del giorno e della notte. Ora so, pur stando fermo, dove andare con la mente. Ora so ,pur stando fermo, dove rifugiarmi nei momenti bui. Ora so che è presente dentro ognuno di noi un posto felice, basta scoprirlo!

Ciro Corigliano

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